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trio

Incontri SPECIALI cap 2


di Membro VIP di Annunci69.it GlamMan
05.06.2025    |    197    |    0 9.6
"Ero talmente preso dal piacere che non mi accorsi che il marito si stava cambiando per andarsene..."
La signora mi precedeva mentre salivamo le scale. Il mio sguardo fu subito catturato dalle sue movenze sinuose. Ancheggiava come una gatta in calore, sicura nel farmi capire le sue intenzioni, come se ce ne fosse ancora bisogno.

Entrati in camera, la moglie si diresse subito in bagno, mentre io e il marito iniziammo a spogliarci, chiacchierando del più e del meno. Sentivamo fruscii provenire dal bagno, interrotti a un certo punto dal dolce suono di una camminata in tacchi.
La porta del bagno si aprì e la visione a quel punto fu paradisiaca: aveva superato ogni mia più rosea aspettativa. Indossava un paio di autoreggenti scure e velate, tacchi e un perizoma nero in pizzo. Il seno, il pezzo forte, era scoperto.
Senza badare molto alla forma, mi avvicinai, le misi le mani sul sedere e, preso da una voglia irresistibile, iniziammo a limonare come due adolescenti al primo incontro.

Il cervello era talmente annebbiato che non mi accorsi del marito inginocchiato al mio fianco, che mi abbassò i boxer. Lo lasciai fare e lui, in totale autonomia, si fiondò sul mio membro con la bocca: era la prima volta che un uomo mi faceva un pompino.
Passarono alcuni minuti e la signora mi bisbigliò all’orecchio che era venuto il momento di sodomizzare il marito. Il consorte si posizionò nell’angolo del letto, a pecorina, e la moglie, con molta maestria, mi mise il preservativo, dicendomi di non preoccuparmi, che avrebbe fatto tutto lei.
Con mano ferma prese il mio membro e appoggiò la cappella in concomitanza dello sfintere anale del compagno di giochi. Con voce sensuale mi ordinò di spingerlo dentro. Obbedii e nello stesso istante sentii una voce maschile mugugnare di piacere.
Ci vollero pochi minuti e qualche colpo deciso per farlo esplodere in un orgasmo prostatico senza che si toccasse. La Dea mi guardò e mi disse: “È venuto!!!”.

Come una cagna che reclama il suo pasto, si mise a gambe aperte sul letto.
Non disse nulla, ma capii che il mio compito ora era immergere la bocca nella sua vulva.
Non avevo mai provato nulla di così eccitante. Ero talmente preso dal piacere che non mi accorsi che il marito si stava cambiando per andarsene.
Mentre mi nutrivo dei suoi umori, una voce mi distolse per un attimo dal mio piacere. Era il marito che mi disse: “Io vado”. A quelle parole, realizzai che la moglie sarebbe rimasta con me per tutta la notte e la voglia sopraggiunse furiosa.

Non aspettai oltre, tolsi la bocca dalla sua vulva e iniziai a penetrarla.
Non so per quale motivo, ma quando sono con una coppia adoro la posizione del missionario. Sento il piacere che prova lei e riesco a ottenere il massimo del piacere per me. Scopammo tutta la notte, ci concedemmo anali, orali e un pissing che ancora è un ricordo piacevole. Stremati e ubriachi di piacere, ci concedemmo qualche ora di sonno nudi, abbracciati come due fidanzati durante una “fuitina”.

La mattina mi svegliai, era quasi l’alba. La visione di lei avvolta dalle lenzuola dalla vita in giù (a seno scoperto) mi provocò l’ennesima erezione. Senza svegliarla, le posizionai il pene in prossimità della bocca. Fece un sussulto, ma subito capì le mie intenzioni e si lasciò infilare fino alla gola. Volevo che il mio sperma diventasse parte di quel corpo stupendo (mi ero reso conto che avevo sborato sul seno e sul ventre). Ci lanciammo nell’ultimo 69 e quando capì che stavo per venire non le dissi nulla, forzai il pene in gola dandogli solo la possibilità di ingoiare il mio seme, e così fece.

Verso le 6:00 del mattino salimmo in macchina. Chiacchieravamo come fossimo amici di lunga data, non due perversi amanti che avevano, da poco, dato fondo a tutte le energie in un turbinio di godimento e perversione.
Arrivati in prossimità della casa, il marito scese e andò subito dalla moglie, accogliendola come si accoglie una DEA. Mi strinse la mano e mi salutò. Mentre il portone d’ingresso della casa si stava chiudendo, sentii le parole: “Raccontami tutto!!!”.

La sottile follia che intercorre fra la sensualità fisica e il piacere mentale è talmente invisibile da non poter essere riconosciuta.
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